“Sembra che la situazione potrebbe degenerare in modo significativo in qualsiasi momento e questo terrà gli investitori all’erta per il momento”, ha scritto martedì Craig Erlam, capo analista di mercato di Oanda in una nota di ricerca. “Potremmo essere sull’orlo di qualcosa di orribile che continua ad alimentare la negatività nei mercati”, ha aggiunto.
olio alto
L’escalation dell’incertezza sull’Ucraina si è riflessa nel forte aumento dei prezzi dell’energia. I futures sul greggio statunitense sono balzati del 5,4% a 95,65 dollari al barile. Il greggio Brent, il benchmark globale, è salito del 3,8% a 99,17 dollari al barile.
La Russia è uno dei maggiori produttori di petrolio al mondo. È anche una delle principali fonti di gas naturale.
Gli investitori temono che il conflitto in Ucraina possa limitare o fermare il flusso di gas russo verso l’Europa, rendendo molto più costosi il riscaldamento e l’illuminazione delle loro case. Secondo l’agenzia di dati Eurostat, nel 2020, la Russia rappresentava circa il 38% delle importazioni di gas naturale dell’UE.
La Germania, la più grande economia della regione, è particolarmente a rischio poiché si allontana dal carbone e dal nucleare. Così fanno l’Italia e l’Austria, che ricevono il gas attraverso i gasdotti che attraversano l’Ucraina.
È probabile che i paesi occidentali rispondano all’invasione russa dell’Ucraina con sanzioni punitive che potrebbero isolare le banche russe dal sistema finanziario globale e rendere difficile per il paese esportare petrolio e gas.
I titoli tecnologici cinesi hanno colpito
Martedì, le preoccupazioni per una rinnovata repressione tecnologica da parte di Pechino hanno inferto un duro colpo ad alcune delle più grandi società cinesi del settore.
L’indice Hang Seng Tech, che traccia le 30 maggiori società tecnologiche quotate della città, ha perso l’1,9%, in ribasso per il terzo giorno consecutivo.